Il viaggio da Trinidad a Viñales, non è stato il massimo: il bus che dovevamo prendere si è “magicamente” trasformato in un taxi privato il cui conducente stava tutto il tempo al cellulare e che ad Havana ci ha scaricati ad un altro tassista. Nota positiva però, abbiamo conosciuto un nuovo compagno di viaggio: il danese Per.
I paesaggi che offre la valle sono da giardino dell’Eden: ricordano un po’ Baracoa, e ci riportano indietro al nostro viaggio in cina dello scorso anno grazie alle verdissime colline a panettone che qua sono chiamate mogotes. Tutto nel paesino, immerso tra le piantagioni di tabacco, è “a portata di gambe” e praticamente ogni abitazione è una casa particular, l’atmosfera è comunque rilassata e non sembra preso d’assalto dal turismo di massa. Noi scegliamo la casa di Rosa y Marlen, madre e figlia molto affabili e dalla cucina eccezionale!
Per il primo giorno abbiamo in programma un trekking di sette ore nella valle, destinazione il villaggio dei Los Acuaticos: minuscola comunità che venera l’acqua e la utilizza come unica cura. Purtroppo siamo costretti a rinunciarvi a causa del violento acquazzone che si scatena fin dalle prime ore dell’alba e non da segno di voler smettere. Ora sappiamo come fa ad essere tutto così verde! Nota di colore: la nostra mancata guida si presenta in costume e infradito pronto a partire comunque sotto il diluvio universale. Ripieghiamo su un giretto del paese, nel malridotto e spettrale giardino botanico e intrufolandoci in una piantagione di tabacco con la caratteristica capanna per l’essicazione.
Le analogie con Guilin e Yangshuo non si fermano ai mogotes, anche qua il mezzo migliore per l’esplorazione dell’area è la bicicletta. Per fortuna nel pomeriggio il tempo migliora: il disponibilissimo impiegato dell’agenzia Paraiso ce ne recupera due in extremis (in pratica chiama un suo conoscente che ci affitta le sue!) e così partiamo! Il pubblicizzato “murales de la prehistoria”, un dipinto di dubbio gusto sulla parete di uno dei mogotes non sembra un gran che ed evitiamo di pagare l’ingresso all’area per avvicinarci maggiormente. Al contrario il paesaggio è idilliaco e ci avventuriamo su un fangoso percorso sterrato per ammirarlo al meglio. Le foto qua sotto rendono superflua ogni ulteriore descrizione.
Che dire: pare che dovremo aggiungere Vinales ai nostri posti preferiti di Cuba!