La prima tappa del nostro viaggio in Perù è stata la regione di Ica, con la Reserva Nacional de Paracas, che copre l’area desertica dell’omonima penisola, e le Islas Ballestas, uno degli ecosistemi più straordinari del Paese.
Come arrivare
Noi abbiamo scelto di viaggiare da Lima con i bus di Cruz del Sur, che arrivano direttamente a Paracas in circa 3 ore e mezza, mentre con le altre compagnie è necessario scendere a Pisco, la città principale dell’area, a 15 km di distanza, e proseguire poi in taxi.
Nota: l’inizio del viaggio in Perù non è stato dei più facili. Viaggiavamo in 6, 4 su un aereo, 2 su un altro; durante il volo di andata, gli zaini di 4 di noi sono andati (temporaneamente) persi, dimenticati durante lo scalo di Miami. Questo imprevisto ci ha fatto ritardare di qualche ora, ma per fortuna siamo riusciti ad arrivare in tempo per partecipare all’escursione: abbiamo perso una notte di sonno, ma ne è valsa la pena!
Escursione in barca alle isole Ballestas
Dal porto di Paracas partono ogni giorno numerose gite alle Islas Ballestas, una destinazione davvero imperdibile durante un viaggio in Perù: qui la Corrente di Humboldt e l’alta concentrazione di plancton hanno infatti favorito lo sviluppo di una grande varietà di specie autocnone, alcune purtroppo a rischio di estinzione. Il buffo pinguino di Humboldt cammina goffamente in equilibrio su superfici impervie, mentre l’otaria orsina e il leone marino sonnecchiano sugli scogli.
Le isole sono totalmente deserte, ma qui si sviluppa una delle attività economicamente più importanti della regione: la raccolta del guano, concime organico prodotto dalle numerose specie di uccelli migratori, che viene esportato in tutto il mondo per la sua alta qualità.
Gabbiani, sule, cormorani e pelicani ci accompagnano lungo tutto il tragitto: l’escursione in barca alle isole Ballestas è nota per il rischio di bombardamenti dal cielo, noi ci siamo muniti fin dall’Italia di un impermeabile usa e getta, che alla fin fine non ci è servito, decidi tu a tuo rischio e pericolo!
La penisola di Paracas
Appena tornati al porto, siamo partiti in minibus per la penisola di Paracas: avevamo infatti prenotato la doppia escursione con l’ostello e acquistato il biglietto cumulativo. Pensavamo di aver già visto il meglio che la zona potesse offrire, ma il deserto ci ha lasciato letteralmente senza fiato!
In questo deserto si alternano zone sabbiose ad altre rocciose, si osservano le spiagge battute dal vento, come la Playa Roja e quella di Yumanque, e si impara la storia di quest’area, duramente colpita da un terremoto nel 2007, che ha distrutto lo scoglio della Cattedrale, il più fotografato, e reso alcune aree non sicure.
A Lagunillas, un villaggio di pescatori con qualche ristorante, si fa solitamente una sosta ed è possibile pranzare con piatti locali a base di pesce fresco. Sinceramente non i migliori che avremmo in seguito mangiato in Perù, ma perfetti per farsi una prima idea della cucina locale.
Tramite Paracas Backpackers’ House riusciamo a completare la giornata unendo una corsa in dune buggy sulle dune di Huacachina.
Costo dell’intera giornata: 100 Soles (45 Ballestas e Paracas + 18 ingresso al parco + 20 transfer + 35 dune buggy).