Non si può negare: organizzare un safari in Tanzania è stato il motivo principale che ci ha fatto scegliere questa destinazione. Non a caso è stata anche una delle esperienze più emozionanti di tutti i nostri viaggi in giro per il mondo. La fase di preparazione è stata lunga e faticosa, soprattutto per noi che siamo abituati a non prenotare quasi nulla in anticipo. Abbiamo quindi pensato di scrivere questo post che possa dare qualche dritta a chi ha deciso di intraprendere il “viaggio”: questo il significato swahili della parola Safari.
Quanto leggerai si basa sulla nostra esperienza in prima persona nei parchi Tarangire, Serengeti e nel cratere del Ngorongoro nel nord della Tanzania, ma è in parte applicabile anche agli altri parchi.
Ricordati che questo è un Paese bellissimo in ogni sua parte: non ti limitare al Safari, ma dai un’occhiata al nostro itinerario di tre settimane in Tanzania e lasciati ispirare!
Indice
Quanto costa un safari in Tanzania
Come scegliere l’agenzia per il safari
Prenotare il safari prima della partenza?
Quanto costa un safari in Tanzania
La Tanzania è un Paese economico, ma fare un safari sarà costoso. Mettilo in conto: puoi risparmiare sul volo, sugli spostamenti interni, sui pasti e sui pernottamenti, ma esplorare i parchi della nazione centroafricana avrà costi alti.
Da luglio 2016 inoltre il governo ha imposto una nuova tassa del 18% sulle attività turistiche, che ovviamente viene ricaricata sulla clientela, rendendo di fatto i safari in Tanzania tra i più costosi d’Africa.
Per un safari di 4 giorni e 5 notti considera una spesa minima intorno ai 900$ a persona, che possono facilmente raddoppiare in base alle condizioni e alla tipologia di safari. La verità sta nel mezzo: per un safari ben organizzato, etico, ma non lussuoso sarà difficile scendere sotto i 200-250$ a persona al giorno.
Quello che possiamo assicurarti è che questa spesa verrà ripagata da momenti indimenticabili, una quantità impareggiabile di animali e paesaggi sconfinati.
Per risparmiare hai diverse opzioni:
- Dormire nei campeggi pubblici invece che nei lodge e nei campi tendati.
- Condividere la macchina in 4/5 persone: le buone agenzie utilizzano auto modificate appositamente per il safari, e abbastanza spaziose da ospitare fino a 6 persone. Noi abbiamo viaggiato comodamente in cinque. Condividere il viaggio lo renderà più divertente e abbatterà i costi per persona. Se non conosci nessuno con cui condividere il viaggio puoi provare a scrivere sui forum dedicati di Tripadvisor e Lonely Planet, noi abbiamo fatto così e abbiamo trovato tre compagni di viaggio molto simpatici!
Forum Tripadvisor in italiano
Forum Tripadvisor in inglese
Forum Lonely Planet Tanzania in italiano
Forum Lonely Planet Tanzania in inglese (ThornTree) - Un opzione che sconsigliamo fortemente è quella del safari di gruppo in pullman. L’esperienza rischia di essere veramente terribile: animali visti dal finestrino e possibilità di spostarsi soltanto sulle strade principali che attraversano i parchi.
Safari fai da te o agenzia?
Risposta breve: agenzia.
Risposta articolata.
Sai bene quanto siamo dediti all’esplorazione fai da te, la nostra quindi non è una scelta di comodo o di pigrizia. Effettivamente organizzare un safari fai da te nei parchi della Tanzania non è impossibile, è solo abbastanza complicato e costoso per cui il gioco potrebbe non valere la candela. È necessario noleggiare una macchina 4×4, l’attrezzatura da campeggio, pernottare nei campeggi pubblici, pagare gli ingressi ai parchi, la benzina e il cibo.
Senza una guida esperta sicuramente riuscirai a vedere comunque degli animali e sicuramente sarà un bel viaggio, ma sicuro che riuscirai a rintracciare da solo, senza l’aiuto dei ranger che rimangono in comunicazione via radio, il rinoceronte nero? e il più fugace dei felini, il leopardo?
Inoltre in alcuni tratti la guida può essere abbastanza difficoltosa e tante ore di fuoristrada possono essere molto stancanti. Ricorda che dovrai provvedere a cucinarti i pasti, montare e smontare la tenda tutti i giorni.
Facendo un conto molto spartano: rinunciando ad autista, guida e dormendo in campeggio pubblico si potrebbe spendere intorno ai 1600$ per due persone per 5 giorni. (es. auto 450$, ingresso parchi 470$, gasolio 300$, cibo 100$, camping 300$).
Come scegliere l’agenzia per il safari
La scelta dell’agenzia è stata lunga, molto lunga. Siamo partiti da quelle consigliate su Lonely Planet e Routard, abbiamo poi cercato altre agenzie su internet e abbiamo richiesto a tutte un preventivo dettagliato specificando esattamente l’itinerario, il numero di giorni e il tipo di servizio richiesto. Senza essersi fatti prima un’idea di queste caratteristiche è infatti impossibile riuscire a capire le differenze tra i vari preventivi e confrontare i prezzi in modo omogeneo. Per noi l’opzione più credibile era 5 giorni (4 notti) durante i quali visitare Serengeti, Tarangire e Ngorongoro. Il pernottamento che abbiamo scelto è quello economico in campeggio.
Ci sono alcune agenzie dedicate soltanto ai viaggi di lusso e quelle sono state escluse, mentre ci siamo trovati con una bella lista di preventivi da confrontare.
Ci sono alcune caratteristiche molto importanti che devono essere ben specificate per iscritto nel preventivo o nel contratto finale in modo da non avere nessuna sorpresa:
- Tipologia di veicolo (deve essere un fuoristrada 4×4 con il tetto completamente apribile!), binocoli e guide inclusi.
- Per ogni giorno di safari la descrizione dell’attività e dell’itinerario.
- Il chilometraggio, la benzina e il numero di ore di guida devono essere illimitati. Le agenzie più economiche hanno dei limiti e si rischia di passare poi le ore in campeggio quando si potrebbe essere in giro per i parchi alla ricerca di animali.
- Numero di pasti inclusi giorno per giorno, acqua illimitata.
- Luogo dove si trascorrerà la notte.
- Tipologia di pernottamento: campeggio pubblico, lodge o campo tendato.
- Numero di persone: un safari condiviso in 4/5 persone costerà di meno. Non tutte le agenzie lo fanno, ma puoi provare a chiedere di unirti ad un viaggio già organizzato o di cercare altre persone disposte ad unirsi al tuo.
- Numero di parchi visitati ed esatto numero di giorni all’interno di essi. L’ingresso ai parchi deve essere incluso nel prezzo.
- Eventuali attività a corredo del safari come turismo culturale, visita di comunità, scuole etc.
- Eventuale trasferimento incluso da e per l’aeroporto.
- Guida che parli inglese (o italiano, se lo desideri) e/o cuoco.
- Tasse incluse.
- Attrezzatura da campeggio inclusa (tende, coperte, brandine, materassi, vettovaglie e cucina da campo).
Una volta soddisfatti questi requisiti, come scegliere?
- Innanzitutto è importante la sensazione a pelle: l’agenzia deve essere professionale e comunicativa, se ci sono dubbi o incomprensioni fin dall’inizio meglio lasciare perdere.
- Non è una garanzia assoluta, ma quasi tutte le agenzie affidabili sono menzionate sulla Tanzania Tourist Board e/o fanno parte della Tanzania Association of Tour Operators.
- Cerca opinioni online e recensioni sull’agenzia. Tripadvisor e Lonely Planet sono delle buone fonti, ma attenzione. Si trovano spesso recensioni e commenti fasulli sui forum. Dopo un po’ è facile individuarli: utenti con poca reputazione (poche recensioni scritte e solo relative a un luogo) o che scrivono solo recensioni entusiaste e difendono a spada tratta un operatore saranno probabilmente dei dipendenti dello stesso che lavorano dietro le quinte. Mediamente più affidabili saranno i commenti sui blog di viaggio.
Prenotare il safari prima della partenza?
Questo dipende esclusivamente da quanto tempo si ha a disposizione per il proprio viaggio. Anche senza prenotare non correrai il rischio di non riuscire a partire per il safari: le agenzie sono talmente tante che ne troverai facilmente una. Se decidi di non prenotare però devi considerare un paio di giorni persi ad Arusha per cercare l’agenzia adatta. Prenotando in anticipo il problema non si pone ed è possibile partire la mattina presto il giorno dopo il proprio arrivo ad Arusha.
Prenotando prima potrai cercare online dei compagni di viaggio, mentre sul luogo potrai cercare qualcuno in ostello o provare ad unirti a qualcuno che sta partendo.
Quanti giorni di safari
Il nostro safari è stato di 5 giorni e 4 notti. Abbiamo dovuto trovare un compromesso tra costi e tempo a disposizione. In questi giorni siamo riusciti a visitare Tarangire, Serengeti e Ngorongoro in maniera dignitosa e ti assicuro che siamo riusciti a vedere una quantità di animali che neanche ci immaginavamo.
Il nostro sogno sarebbe stato riuscire ad assistere alla grande migrazione degli gnu, ma per questo avremmo dovuto aggiungere almeno uno o due giorni: ad agosto si svolge nel nord del Serengeti al confine con il Kenya. Ci vogliono molte ore di guida per raggiungerla e prima di vedere l’attraversamento del fiume Mara ci possono volere anche giorni di appostamento.
Alcuni safari comprendono anche il lago Natron: i paesaggi sono magnifici e si tratta di una bella esperienza, ma noi l’abbiamo organizzata in modo autonomo spendendo molto di meno. Leggi il nostro post completo su Lago Natron.
I tour culturali possono essere esperienze molto interessanti che valorizzano e portano introiti alle comunità locali, ma considera che puoi effettuarli anche in giornata da Arusha, Moshi o Dar Es Salaam contattando direttamente delle cooperative locali. Forse è meglio non includerli all’interno del safari e dedicarsi solo ai parchi nazionali.
In generale, visto il costo elevato, assicurati che i giorni di safari siano effettivamente dedicati a quello.
Se il tuo budget è molto ridotto o hai poco tempo puoi optare anche per un safari da un giorno. Sarà sufficiente per un solo parco: ad esempio nel nord l’Arusha National Park, il Tarangire, il Manyara o il cratere del Ngorongoro.
Dove dormire
A seconda del tuo budget potrai scegliere diverse tipologie di pernottamento durante il tuo safari.
Campeggio pubblico: è la sistemazione più economica ed avventurosa. I campeggi sono molto spartani, solitamente si tratta di un prato con una casetta per i bagni e una dove cucinare e mangiare. Considera comunque che all’interno della tenda vengono allestite brandine con materasso e coperte (assicuratene). In ogni caso un po’ di avventura fa parte di questo viaggio, e incontrare una zebra di notte mentre vai a fare la pipì in campeggio per noi è un valore aggiunto.
Hotel: alcune agenzie prevedono il pernottamento in hotel di media categoria all’esterno dei parchi. Sinceramente la scelta non è che ci entusiasmi, a meno che non sia funzionale all’itinerario che si è scelto.
Lodge e Campi Tendati: sono vere e proprie oasi di lusso all’interno dei parchi naturali. Letto king size con zanzariera, bagno in camera, camerieri al tavolo. La nostra agenzia ci ha offerto un upgrade in un campo tendato nel Serengeti e dobbiamo ammettere che non abbiamo disdegnato. È importante che queste strutture abbiano un approccio ecosostenibile: informati sulle loro iniziative relativamente all’utilizzo dell’acqua, riciclaggio dei rifiuti ed alimentazione con fonti rinnovabili.
Dormire fuori dai parchi costa di meno, ma se si è troppo lontani si rischia di perdere tempo inutilmente in ore di guida fuori dal parco. Meglio pernottare all’interno o immediatamente fuori.
Quando andare
Luglio, agosto e settembre sono ovunque i mesi della stagione secca durante i quali è possibile vedere il maggior numero di animali: la vegetazione è rada e la fauna si raduna nei pressi delle poche pozze d’acqua. La grande migrazione si svolge nel nord del Serengeti, quindi è più complicato raggiungerla.
Gennaio e febbraio rappresentano la breve stagione secca nel nord della Tanzania, durante la quale è possibile vedere la grande migrazione nella parte meridionale del Serengeti.
Marzo, aprile e maggio sono i mesi della stagione delle piogge ovunque. Alcuni parchi sono addirittura chiusi e alcune strade difficili da percorrere a causa del fango.
Abbigliamento e attrezzatura
Abbigliamento
Durante il giorno fa caldo e non ci sono troppi insetti: l’abbigliamento ideale è pantaloncini e maglietta. Non dovendo camminare molto, scarpe da ginnastica comode saranno sufficienti.
Per la sera meglio essere equipaggiati con pantaloni lunghi leggeri e camicia (o maglietta a maniche lunghe) per evitare le punture di zanzara. Una felpa è utile essendoci una buona escursione termica.
Da non scordare un cappellino, occhiali da sole e un foulard per proteggersi dalla polvere durante i tragitti sulle piste sterrate.
La notte e la mattina presto nei pressi dal cratere del Ngorongoro fa freddissimo: portati vari strati caldi da aggiungere al tuo abbigliamento normale.
Attrezzatura
Essenziale una macchina fotografica con un ottimo zoom per fotografare gli animali. Su alcune auto sono disponibili le prese, meglio avere quindi una seconda batteria da caricare mentre si viaggia. Porta anche una SD di riserva, sarà molto facile esaurirla! I binocoli solitamente vengono forniti, ma uno aggiuntivo non farà male.
Per la sera serve un buon repellente per le zanzare e una torcia se sei in campeggio, meglio se da testa.
Durante il safari c’è moltissima polvere: porta delle bustine protettive per cellulare e macchina fotografica.