Siamo arrivati alla parte finale del nostro viaggio in Indonesia: dopo l’isola di Java, il Kalimantan (Borneo) e il Sulawesi è venuta l’ora di esplorare Bali.
Ti portiamo con noi in un itinerario di Bali centrale, da Padangbai a Ubud, toccando templi e paesaggi straordinari. Naturalmente puoi fare l’itinerario inverso, fare un percorso ad anello o visitare solo alcune delle mete partendo da Ubud.
Come spostarsi a Bali
Spostarsi a Bali con i mezzi pubblici è abbastanza complicato: vero, esistono i minibus di Perama che coprono varie tratte dell’isola, ma non sono molto frequenti e quindi non potete utilizzarli se volete esplorare in libertà l’isola.
Rimangono dunque le seguenti possibilità:
- noleggio di uno scooter
- noleggio di un’auto (con o senza autista)
Considerate le distanze medio lunghe del nostro itinerario la prima opzione non è percorribile. Fatto non secondario (vergogna su di noi) non abbiamo molta dimestichezza con moto e motorini.
Decidiamo quindi di noleggiare un’auto con autista: ne avremo bisogno per due o tre giorni e dato che non esiste un’assicurazione per stranieri ci sembra la scelta più saggia, considerata anche la differenza di prezzo minima. Inoltre saremo con una persona che conosce bene le strade e che ci può spiegare ciò che vediamo lungo il tragitto.
Partiamo quindi con Made, il gestore del Celagi Inn, che ci accompagnerà per tutta la giornata fino ad Ubud.
Le tappe dell’itinerario
Risaie a terrazza di Sidemen
La strada per Sidemen è una delle più belle dell’isola e attraversa piantagioni di riso a terrazza verdissime. Made guida agile ma prudente sulle stradine che da Padangbai conducono a nord. Incrociamo diversi camion carichi di gente vestita a festa e scorgiamo dai cancelli e oltre i muretti dei piccoli templi lungo il percorso numerose cerimonie: nell’induismo balinese i rituali sono praticamente all’ordine del giorno.
Menanga
Nei dintorni di Menanga ci fermiamo in quello che viene definito “agriturismo”. In realtà è poco più di un giardino con annessa rivendita. Qui si degusta e si può acquistare il famoso caffè di Luwak, ma si può vedere solo un triste e spelacchiato zibetto in gabbia. Tranquillamente evitabile.
Pura Besakih
Il tempio più importante di Bali si trova pochi km più a nord, alle pendici del vulcano Gunung Agung. Vale la pena di visitarlo per la sua estensione e l’imponenza dell’entrata principale. Come in tutti i templi hindu non è possibile entrare all’interno delle mura, ma due scalinate si arrampicano lungo i bordi permettendo di sbirciare all’interno e vedere tutti gli edifici minori che lo circondano. Dovrai indossare un sarong (puoi comprarlo, contrattando, a 1-2 euro alle bancarelle) e pagare l’ingresso, che ha un prezzo davvero simbolico, prima di salire sulla collina. Attenzione ai custodi che ti importuneranno alla biglietteria: ti diranno che è necessario pagare anche i servizi di una guida, ma non è assolutamente vero. Noi li abbiamo ignorati proseguendo decisi, nonostante la loro insistenza.
Il vulcano Gunung Batur e il lago Danau Batur
Proseguendo verso nord la strada si inerpica sul vulcano Gunung Batur dalla cui cima si può vedere il lago sul fondo dell’enorme valle formata dal cratere. Il panorama è molto bello anche se la zona è decisamente turistica.
Tirta Empul
Il villaggio di Tampaksiring è imperdibile per la presenza delle sorgenti sacre del Tirta Empul e del sito archeologico di Pura Gunung Kawi. Fuori dal tempio ci rifocilliamo in uno dei warung frequentati dalle persone del posto, con pochi centesimi ci aggiudichiamo squisite zuppe e una bottiglia d’acqua. Le sorgenti vengono ancora oggi utilizzate per le abluzioni e chiunque ha la possibilità di immergersi tra le carpe rosse e beneficiare delle acque considerate magiche (noi non lo abbiamo ritenuto opportuno). A pochi passi sorge il Pura Tirta Empul, dove le donne sono impegnate alla produzione di torte e piccoli omaggi che verranno donati in offerta alle divinità.
Pura Gunung Kawi
Il Pura Gunung Kawi è decisamente uno dei top di Bali: anche noi ci siamo sentiti un po’ Indiana Jones entrando in questo magnifico complesso. Una lunga scalinata di roccia scende in una valle circondata da terrazze verdi, di una bellezza sconcertante. Sul fondo scorre un torrente circondato da monumenti funebri (candi) scavati nella montagna.
Per la risalita porta acqua in abbondanza, ne avrai bisogno, ma vale sicuramente la pena di affrontare questa fatica!
Le risaie di Tegalang
Appena a nord di Ubud si trovano le risaie a terrazza più belle dell’Indonesia. Si possono vedere dalla strada ma se vuoi visitarle con più calma puoi organizzare un’escursione a piedi o in bicicletta.