Durante l’organizzazione del nostro viaggio in Perù ci siamo resi conto che avremmo avuto circa una settimana extra, rispetto al programma di massima che stavamo definendo.
Così abbiamo iniziato a vagliare le diverse opzioni:
- il Salar de Uyuni in Bolivia
- il nord del Perù, per passare qualche giorno a Trujillo e visitare Chan Chan
- l’Amazzonia peruviana: a Iquitos, Puerto Maldonado o a Manu.
Andare in Bolivia era materialmente fattibile, ma il viaggio sarebbe stato davvero lungo in bus o molto costoso in aereo. Inoltre il periodo migliore per andarci sembra sia il nostro inverno, quando in Bolivia piove e il Salar si trasforma in uno specchio (basta cercare su Google per avere idea dello spettacolo). Sarà quindi un ottimo motivo per tornare in Sud America.
Il nord del Perù ci interessava molto, ma andare solo a Trujillo ci sembrava un po’ riduttivo: meglio rinviare anche questo tour a data da destinarsi, magari da fare in futuro in accoppiata con l’Ecuador.
Non tutti sanno che quasi i due terzi del territorio del Perù è nell’area della Foresta Amazzonica. Andare in Amazzonia era un sogno che coltivavamo da tempo e abbiamo capito che questa era l’esperienza che avremmo voluto fare stavolta.
La zona di Puerto Maldonado è facilmente raggiungibile da Cusco con un volo interno o con un autobus notturno di circa dieci ore.
Ci siamo informati un po’ sulle diverse destinazioni, finché ci siamo imbattuti nella descrizione delle strutture gestite da Rainforest Expeditions nella Riserva di Tambopata, nei pressi di Puerto Maldonado, e non abbiamo avuto dubbi. Abbiamo immediatamente preso contatti con l’organizzazione e siamo stati molto felici di accettare di essere loro ospiti per l’intera durata della nostra permanenza. I cinque giorni nella foresta sono stati davvero entusiasmanti per molti motivi, che vi spieghiamo qui di seguito.
Perché scegliere Rainforest Expeditions
Per il loro impegno nel sostegno della comunità indigena
L’impresa gestisce tre lodge. Refugio Amazonas e Posada Amazonas sono nella zona cuscinetto dove le attività turistiche e imprenditoriali sono permesse, sebbene con vincoli legati alla protezione dell’ambiente. Tambopata Research Center è l’unico lodge in assoluto all’interno della riserva vera e propria, a molte ore di barca dalla città, e ha ottenuto un’autorizzazione speciale grazie alla sua attività di ricerca su pappagalli e are.
Nell’area ci sono numerose altre strutture, ma quello che ci ha colpito è stato scoprire che uno degli alberghi (Posada Amazonas) è di proprietà della comunità indigena Ese-Eja di Infierno e gestita insieme a Rainforest Expeditions.
Circa 20 anni fa infatti Rainforest Expeditions ha convinto la comunità locale, scettica verso le possibilità economiche che il turismo avrebbe potuto sviluppare, a prendere parte a l progetto. Nel corso di due decenni molte persone della comunità sono quindi state formate professionalmente per occupare tutte le posizioni necessarie al buon funzionamento della struttura. Hanno così imparato a gestire un albergo e nel giro di un paio di anni l’attività passerà interamente nelle loro mani, compresa l’intera quota dei profitti.
Se vuoi saperne di più, il progetto è spiegato nei minimi dettagli qui (solo in inglese).
Per il loro impegno per l’ecosostenibilità e il rispetto dell’ambiente
Questa scelta illuminata ha ovviamente permesso all’impresa di affermarsi sul territorio dal punto di vista turistico, ma ha portato tanti benefici alla comunità locale: essere impiegati nel turismo ha significato per molti smettere di fare lavori faticosi e degradanti, oltre che pericolosi per la salute e per l’ambiente.
Una delle attività prevalenti era infatti la ricerca dell’oro, per la quale è necessario l’impiego di mercurio, che veniva poi disperso nelle acque del fiume, che risulta ancora tragicamente inquinato.
Anche la caccia illegale è oggi poco praticata: in questo modo molte specie sono protette e la loro esistenza è preservata.
Tutte e tre le strutture hanno inoltre alti standard di ecosostenibilità: per lavarsi sono infatti utilizzati esclusivamente saponi biodegradabili, forniti agli ospiti, per evitare di inquinare ulteriormente l’acqua del fiume; la raccolta differenziata viene eseguita in modo magistrale e i materiali recuperabili (legno soprattutto) vengono salvati per un secondo uso.
L’elettricità è generata da pannelli solari, che garantiscono luce e acqua calda per poche ore al giorno, ma comunque sufficienti.
Per immergerti davvero nella natura
Molti lodge che abbiamo visto segnalati sulle guide sono praticamente in città, addirittura sulla strada che collega l’aeroporto a Puerto Maldonado. Ciò significa che per prendere parte a escursioni nella Riserva è necessario fare un’ora di bus più qualche ora di barca ogni giorno.
Le strutture di Rainforest Expeditions sono invece costruite nella foresta ed è quindi facile organizzare le proprie escursioni.
Le camere, di tutte le categorie, sono completamente aperte su un lato, permettendo di rilassarsi godendo dello spettacolo della natura, davvero incomparabile. Di fronte alla nostra stanza saltavano scimmie da un ramo all’altro e correvano piccoli aguti… in realtà uno di loro ci ha anche fatto visita in stanza: l’abbiamo scoperto in flagrante, mentre cercava di mangiarsi la saponetta bio!
Se vuoi ascoltare i suoni della foresta, ecco la raccolta di Rainforest Expeditions su Soundcloud (e sì, il verso della scimmia urlatrice – howler monkey – fa un po’ paura…):
Per incontrare tanti animali e imparare tanto su flora e fauna locali
Un’autentica esperienza nella Foresta Amazzonica ti permetterà di avvistare molti animali. Sia chiaro, questo non è uno zoo e gli animali selvatici sono molto schivi, ma con la giusta pazienza avrai modo, ogni giorno, di rimanere a bocca aperta per la quantità e diversità di specie avvistate. Tucani, pappagalli, capibara, scimmie e caimani sono solo alcune di quelle che abbiamo avvistato.
Le guide che lavorano per Rainforest Expeditions sono tutte molto esperte e formate: si tratta di autoctoni così come di naturalisti, botanici, zoologi che hanno studiato all’università.
Pedro Lima è stato la nostra guida per 5 giorni: appassionato di flora e soprattutto di fauna, era in grado di scorgere tucani e oropendole anche a decine di metri di distanza, sapeva replicarne i versi ed è sempre stato in grado di rispondere a tutte le nostre curiosità. È stato inoltre un piacevole compagno di viaggio: nei lodge infatti non solo si effettuano le escursioni con la propria guida, ma i pasti si consumano allo stesso tavolo, permettendo di conoscersi ancora meglio e di instaurare un rapporto che ricorderai piacevolmente come parte integrante della bella esperienza.
Per prendere coscienza sulla situazione dell’Amazzonia
Una sera abbiamo anche assistito a un corso per future guide, in cui uno dei più esperti raccontava ai giovani la storia dell’area, le sue caratteristiche e la storia del rapporto tra la società e la comunità locale. Ogni sera inoltre le guide, a turno, fanno una breve lezione per i visitatori, in cui spiegano come distinguere le differenti specie di caimano, così come sul progetto di Rainforest Expeditions: si tratta di piccoli momenti educativi, ma che ci hanno davvero impressionato positivamente.
Per assistere all’alba e al tramonto sul fiume Tambopata
Uno spettacolo unico, con colori meravigliosi. Perché abbiamo imparato tanto durante il nostro soggiorno, ma i nostri occhi si sono nutriti di immagini fantastiche, che ci faranno per sempre ricordare di questa splendida esperienza.
Per noi è stato un onore poter collaborare con Rainforest Expeditions, perché tutto quello che avevamo letto sul loro sito si è rivelato corretto. Il loro impegno nei confronti della comunità indigena e dell’ambiente è reale, così importante da farne secondo noi un modello di sviluppo da studiare e replicare.